Brufoli e acne in estate: come godersi il sole senza far peggiorare le imperfezioni

In estate è importante proteggersi dal sole a qualunque età e qualsiasi sia la tipologia di pelle. Un occhio di riguardo lo meritano però, oltre i bambini, quei soggetti la cui pelle tende ad avere imperfezioni: brufoli e acne in estate infatti si aggravano. Un’esposizione sregolata alle radiazioni UV peggiora il quadro clinico di coloro che soffrono di iperseborrea (ovvero eccessiva produzione di sebo tipica della pelle grassa) e di acne.

brufoli e acne in estate
ecco perché brufoli e acne in estate aumentano

Generalmente, in seguito all’esposizione al sole si può notare una riduzione dei brufoli ed un miglioramento dell’acne. Ciò è dovuto alla capacità del sole di “asciugare” i brufoli e alla sua azione battericida ma anche alle proprietà antibatteriche dei sali minerali contenuti nell’acqua di mare. I benefici però non sono reali o, per meglio dire, duraturi. Di fatto, se non si protegge la pelle, brufoli e acne in estate aumentano poiché i raggi solari, in particolare gli UVB (cioè quelli responsabili dell’eritema solare), provocano un peggioramento dell’infiammazione cutanea in quelle persone che già  hanno la cute grassa o soffrono di acne (che è appunto una malattia infiammatoria che colpisce la pelle del viso).

Cosa succede ai brufoli quando ci si espone al sole in modo scorretto?

A seguito di una cattiva esposizione al sole, la pelle innesca dei meccanismi di difesa. A livello dello strato corneo dell’epidermide si accumulano diversi strati di cellule cornee provocando un ispessimento cutaneo. Inoltre, la cute, in risposta alle alte temperature, inizia a produrre una quantità maggiore di sebo. Quest’ultimo, a causa dell’ispessimento della pelle, non riesce a fuoriuscire. L’ispessimento, tecnicamente definito ipercheratosi, crea infatti un “tappo” che ostacola  la normale fuoriuscita del sebo dal follicolo pilifero. Questa ostruzione porta ad un accumulo del sebo e alla formazione di comedoni/punti neri. Quest’ultimi, nelle persone già predisposte all’acne, si infiammano facilmente  evolvendo in papule, pustole e cisti, causando un peggioramento della patologia.

Se quindi, inizialmente, terminata l’esposizione al sole i brufoli sembrano magicamente scomparire e l’acne sembra attenuarsi, in realtà finite le vacanze al mare si formano nuovi brufoli e l’acne si riacutizza!

Brufoli e acne in estate: come impedire che peggiorino?

Per evitare che l’acne peggiori e che insorgano nuovi brufoli, è necessario non esporsi al sole per lunghi periodi e senza protezione. Bisogna prendere il sole gradualmente, evitare di stare sotto il sole nelle ore più calde della giornata, applicare una protezione solare adeguata al proprio fototipo e detergere sempre il viso al ritorno dal mare.

Per proteggere il viso dall’azione dei raggi UVB si deve utilizzare un prodotto solare con un fattore di protezione alto (SPF 30 o 50). Non deve essere un generico cosmetico protettivo ma specifico per la pelle grassa o a tendenza acneica. Il solare da scegliere deve essere non untuoso e seboregolatore. La forma cosmetica migliore è il fluido o il gel solare perché protegge senza ungere.  Gli oli e le creme (più grasse e dense) sono da evitare perché non adatte alla cute grassa. È fondamentale usare un prodotto solare non solo per evitare scottature ed eritemi che peggiorano l’infiammazione ma anche perché così ci si abbronzerà gradualmente e uniformemente. L’abbronzatura avrà un effetto coprente e renderà meno visibili i brufoli.  Il gel solare protettivo, inoltre, deve essere privo di profumi. Questi infatti potrebbero essere irritanti.

Al ritorno dal mare, invece, è necessario detergere accuratamente il viso. Per la detersione della pelle grassa, con brufoli e tendente all’acne, bisogna scegliere detergenti astringenti ma delicati. Io consiglio le acque detergenti o i gel purificanti. La scelta migliore sono le acque o i gel detergenti che contengono acido salicilico, limone, bardana, cetriolo, amamelide (sostanze astringenti e purificanti) ed ingredienti antisettici ed antinfiammatori come l’olio essenziale di Menta. Affinché il detergente sia delicato, la base lavante (rappresentata dai tensioattivi) non deve essere aggressiva. Un esempio di tensioattivo delicato da ricercare in questo tipo di detergenti è il Polisorbato 20 (INCI Polysorbate 20). Si tratta di un tensioattivo non ionico, estremamente delicato con un potere schiumogeno limitato. Dopo la detersione, per un effetto lenitivo, vaporizza dell’acqua termale e, come di consueto, applica una crema idratante e seboregolatrice. Anche questa dovrà essere di consistenza fluida e leggera.

Ulteriori inconvenienti

Un altro problema a cui devono fare attenzione le persone che soffrono di acne è la fotosensibilizzazione. La terapia anti-acne, nella maggior parte dei casi, prevede l’uso di farmaci antibiotici come le tetracicline. Questa classe di antibiotici può, potenzialmente, causare fotosensibilità.  Sono infatti farmaci sensibili all’azione del sole che possono provocare una serie di sintomi più o meno gravi. Per evitarli è fondamentale usare un prodotto solare con alto fattore di protezione non soltanto sul viso ma anche sul resto del corpo (soprattutto se si sta seguendo una terapia orale). Consulta dunque sempre il medico prima di esporti al sole se stai seguendo una terapia farmacologica per la cura dell’acne.

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