I cosmetici da usare per il bagnetto del neonato

Il bagnetto del neonato è il momento più atteso della giornata per i genitori e per il bambino. Più che un momento di pulizia, però, è un momento di relax per il bebè, perciò è importante utilizzare cosmetici che non rovinino il lieto momento. Servono prodotti appositamente studiati per la cute dei più piccoli, ma la scelta dei cosmetici è molto più semplice di quanto si pensi. Per un bagnetto unico, rilassante e privo di rischi bisogna scegliere cosmetici che detergano la pelle delicata del bebè senza causare arrossamenti ed irritazioni. Tutti i genitori vogliono il meglio per i loro pargoletti, a volte però la troppa apprensione porta a fare degli acquisti sbagliati. Quando si ha a che fare con i bambini i cosmetici devono essere il più semplice possibile.

Di cosa ha bisogno la pelle del neonato

La cute dei bebè non è uguale a quella degli adulti. E’ più delicata in quanto ha un pH meno acido. E’ più sottile e lo strato corneo (l’ultimo strato dell’epidermide) non possiede un’elevata capacità di protezione. Ha una maggiore permeabilità perché il film idrolipidico che riveste l’epidermide non è molto sviluppato. Possiede un minore contenuto di melatonina. Per tutti questi motivi, la pelle dei neonati non è in grado di difendersi efficacemente dagli agenti esterni e dall’attacco di funghi e batteri.

I cosmetici da usare per il bagnetto del neonato

Proprio perché la cute del bambino presenta caratteristiche nettamente differenti rispetto all’adulto dal punto di vista morfofunzionale, i cosmetici da usare per l’igiene quotidiana e, nel caso specifico, per il bagnetto del neonato devono rispettare il film idrolipidico ed il pH.

I prodotti detergenti dedicati al bagnetto sono a base di tensioattivi. Generalmente un detergente delicato specifico per il bagnetto è a base di tensioattivi delicati come la Cocamidopropyl betaine e fa poca schiuma. I tensioattivi anionici sono assenti o presenti a concentrazioni minori rispetto ai detergenti per adulti. E’ poi, generalmente, arricchito da sostanze lenitive e protettive: oli ed estratti vegetali, farina d’avena, vitamina B5. Un detergente schiumogeno non lo consiglio prima dei 6-9 mesi. Un detergente leggermente schiumogeno molto delicato da sciogliere in acqua (e che andrà ovviamente risciacquato) nelle prime settimane e mesi di vita è utile solo per la pulizia del sederino in caso di feci. L’uso delle classiche salviettine, invece, deve essere limitato a ristrette occasioni in cui non si può usare l’acqua. La soluzione migliore, in assenza di acqua, sarebbe usare le salviette ad acqua.

Nelle prime settimane fino ai primissimi mesi di vita (almeno 3) la scelta migliore che consiglio a tutte le mamme e, soprattutto alle neomamme, è quella di usare del semplice amido di riso. Anziché utilizzare il detergente, sciogli nell’acqua del bagnetto alcuni cucchiai di amido di riso. I neonati passano le loro giornate a poppare e dormire, non sono sporchi e non hanno bisogno di un detergente schiumogeno, seppur delicato, che sciolga lo sporco e “sgrassi”. L’amido di riso, a differenza del detergente, non ha bisogno di essere risciacquato. Lascia sulla pelle una patina protettiva e, in caso di arrossamenti e irritazioni (soprattutto nella zona pannolino), è lenitivo. Inoltre l’amido di riso impedisce che l’acqua permei e disidrati la cute del tuo neonato perché cattura l’acqua rigonfiandosi.

cosmetici per il bagnetto del neonato
l’amido di riso rinfresca, protegge e lenisce: per un bagnetto delicato e privo di rischi

Un’altra buona alternativa al detergente schiumogeno da utilizzare almeno nel primo anno di età (e anche dopo in caso di dermatiti, secchezza e sensibilità) è il detergente per affinità a base di oli. Un olio puro diluito nella vaschetta del bagnetto del bebè nutre la cute e non ha bisogno di essere risciacquato, può essere utile di tanto in tanto ma per il rischio elevato di ossidazione non è sempre una buona soluzione. Un detergente oleoso sarà formulato con maggiore sicurezza. Gli oli migliori che dovrebbero arricchire questo tipo di detergente sono l’olio di oliva e l’olio di avocado. Entrambi sono ricchi di frazione insaponificabile che mantengono morbida la pelle e svolgono una naturale funzione di barriera cutanea. L’olio rende scivoloso sia il bambino che la vaschetta del bagnetto: prestate dunque molta attenzione!

E per lavare i capelli del neonato?

Nei primi mesi di vita i capelli del neonato sono generalmente pochi e sottili, quindi possono essere lavati con l’olio vegetale diluito in acqua durante il bagnetto. Usare l’olio sarà una buona scelta soprattutto in caso di crosta lattea al cuoio capelluto. La crosta lattea, infatti, peggiora con l’uso dei classici shampoo (anche se appositamente studiati per neonati) ed in questi casi l’olio va usato anche dopo il bagnetto perché, grazie all’azione ammorbidente, le squamette untuose tipiche della crosta lattea si staccheranno. Se, invece, il bambino ha una capigliatura folta e non presenta disturbi come la crosta lattea, allora si potrà usare uno shampoo extra delicato.

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uno shampoo delicato da utilizzare durante il bagnetto per la pulizia quotidiana dei capelli del neonato

Cosa non deve contenere un cosmetico per il bagnetto del neonato

Molti cosmetici, nonostante siano pubblicizzati e venduti per neonati, non sono adatti alla cute dei bebè. I cosmetici per il bagnetto del neonato devono essere formulati con ingredienti che minimizzano il rischio di irritazioni e sensibilizzazione. Pertanto, non devono essere presenti ingredienti antiossidanti come BHT e BHA; conservanti che rilasciano formaldeide come Imidazolidinyl ureatensioattivi anionici ad alte concentrazioni come il Sodium laureth sulfate o Sodium myreth sulfate. Inoltre, i cosmetici devono essere dermatologicamente testati su pelle sensibile e testati per i metalli pesanti (nichel, cromo e cobalto). Attenzione anche agli allergeni del profumo come Limonene, Benzyl alcohol e tutte le sostanze allergizzanti facente parte dell’allegato V dei cosmetici: le pelli estremamente sensibili o con dermatiti mal sopportano i profumi. 

Lo shampoo, in più, deve essere affine al ph lacrimale. Per non bruciare gli occhi lo shampoo deve contenere soltanto tensioattivi molto delicati. Pur prestando la massima attenzione, può capitare che qualche goccia d’acqua mista allo shampoo vada a finire negli occhi del bimbo, uno shampoo a ph isolacrimale non farà bruciare gli occhi.