La maschera è un trattamento che non può mancare nella skincare. E’ un trattamento più inteso, non quotidiano. In base ai singoli bisogni e al tipo di pelle può essere fatta più di una volta a settimana oppure una volta ogni 15 giorni. Tendenzialmente è bene concedersi una maschera viso almeno 1 volta a settimana. Quella che ti proporrò in questo articolo è una maschera viso all’argilla verde. Nonostante la presenza dell’argilla non è soltanto una maschera purificante ma anche di trattamento. E’ adatta alla pelle normale, mista, impura, spenta e che si lucida. E’ perfetta in tutti quei casi in cui si abbia bisogno di detergere ed opacizzare il viso, purificare i pori, uniformare ed illuminare l’incarnato spento o ingrigito.
Maschera viso all’argilla verde fai da te: gli ingredienti
- 1 cucchiaio di Argilla verde ventilata;
- 1 cucchiaio di Glicerina vegetale;
- 1 cucchiaino di idrolato di Limone;
- 1 cucchiaino di olio di Jojoba;
- 2 gocce di olio essenziale di Cipresso.
Il procedimento
In una ciotola, aggiungi e mescola gli ingredienti uno per volta partendo dall’argilla. Amalgama tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo, soltanto a questo punto aggiungi le 2 gocce di olio essenziale.
Una volta pronta, applica la maschera all’argilla verde su tutto il viso. Trattandosi di una maschera purificante va applicata sul viso non pulito. L’argilla infatti una volta stesa sul viso assorbe lo sporco ed il sebo cutaneo. Tienila in posa circa 15 minuti e poi rimuovila delicatamente usando acqua tiepida. Solitamente le maschere a base di argilla verde si asciugano in fretta e, dopo circa 5 minuti, vanno rimosse. In questo caso, la presenza della glicerina impedisce il rapido essiccamento della maschera che quindi potrà essere tenuta in posa più a lungo. Dopo la maschera il tuo viso sarà pulito, più luminoso, opacizzato e l’epidermide eccezionalmente morbida.
I punti di forza di questa maschera viso all’argilla verde
- Argilla verde: è purificante, utilissima per pulire a fondo le pelli miste/grasse, soggette ad imperfezioni, con brufoli o sottoposte a stress ambientali ed inquinamento. E’ assorbente: assorbe il sebo in eccesso, lo sporco, le tossine. Utile anche a chi ha la pelle spenta, grazie alla sua eccezionale azione pulente la cute risulterà più luminosa. E’ astringente, pertanto adatta in caso di pori dilatati ed imperfezioni tipiche della pelle mista e grassa. Infine, è opacizzante: ne gioveranno le pelli soggette a lucidità nella zona T o su tutto il viso. L’effetto opacizzante durerà diverse ore.
- Glicerina: è umettante, idratante, riduce la velocità di essiccamento dell’argilla verde che risulterà meno aggressiva. Insieme all’olio, rende la maschera non solo purificante ma anche idratante e perciò è adatta anche alle pelli normali che hanno bisogno di un gesto di pulizia intenso però che non secchi la pelle.
- Limone: ha una blanda azione disinfettante e illuminante quindi è utile in caso di brufoli e, insieme all’argilla, contribuisce a rendere la pelle luminosa. Inoltre è astringente.
- Olio di Jojoba: ha proprietà nutrienti e lenitive. E’ adatto anche alla pelle mista poiché, tra gli oli, è uno tra i più leggeri. La pelle, dopo la maschera, risulterà pulita, purificata ma anche estremamente morbida ed idratata.
- Olio essenziale di Cipresso: è dermopurificante. Riduce i batteri che potrebbero infettare eventuali punti neri causando i brufoli.
Avvertenze
L’olio essenziale di Cipresso (come tutti gli oli essenziali) può essere irritante e può contenere allergeni. Assicurati di non essere allergica prima di usarlo. Diluisci 3 gocce di olio essenziale in un cucchiaio di olio vegetale a scelta e testalo su una piccola e nascosta area di pelle. Attendi 24 ore. Se non si manifesterà alcuna reazione potrai utilizzarlo. Non esagerare mai con gli oli essenziali, ne bastano pochissime gocce perché riescono a penetrare efficacemente attraverso la pelle.
Eventuali rimanenze non possono essere conservati. Inoltre, io preferisco utilizzare ciotole e cucchiai usa e getta per ridurre al minimo qualsiasi rischio di contaminazione microbica o “interferenze” con le materie prime.