Parabeni nei cosmetici: reale pericolo o disinformazione?

Si sente parlare continuamente di parabeni e continuamente vengono messi sotto accusa in quanto incolpati di essere potenziali cancerogeni, di depositarsi sul tessuto cutaneo e di essere allergizzanti. Numerosi sono gli studi condotti, tante le aziende cosmetiche che hanno iniziato a mettere in commercio prodotti che riportano il claim “senza parabeni” per rispondere alle esigenze di quei consumatori che li considerano un pericolo. Tante le “voci” che circolano sul web e che invitano ad evitare come la peste i cosmetici contenenti queste sostanze…

la sicurezza dei parabeni nei cosmetici
formula chimica dei parabeni

Ma qual è la verità sui parabeni?

La legge è abbastanza chiara in materia di parabeni. Usare creme, shampoo, rossetti e qual si voglia altro cosmetico contenente parabeni non comporta alcun rischio per la salute, anzi!! Queste sostanze non soltanto sono sicure ma proteggono la salute del consumatore.

I parabeni infatti sono conservanti. In quanto tali, introdotti nella formulazione dei cosmetici, servono a preservare il prodotto dall’inquinamento microbico. Sono necessari se nel cosmetico c’è acqua.

La verità è che, in quanto conservanti, impediscono che il cosmetico si alteri  o venga contaminato. Una sua contaminazione difatti metterebbe a rischio la salute di chi usa il prodotto. Studi scientifici hanno dimostrato che le piccole percentuali di parabene usate nei cosmetici non causano alcun danno alla salute umana. Pertanto quelli attualmente impiegati sono sicuri ed approvati dalla Commissione Europea.

I parabeni ammessi dalla legge

Il regolamento 1004/2014 ha modificato l’allegato V del regolamento (CE) 1223/2009 ed ha stabilito che i parabeni ovvero l’acido p – idrossibenzoico, i suoi esteri metilico ed etilico e i loro sali (che troveremo tra gli ingredienti del nostro cosmetico con il seguente INCI: methylparaben, ethylparaben, sodium paraben, 4 – Hydroxybenzoic acid, potassium ethylparaben, potassium paraben, sodium methylparaben,   sodium ethylparaben, potassium methylparaben, calcium paraben) sono ammessi singolarmente alla concentrazione massima dello 0,4%. La miscela di questi parabeni invece non può superare la concentrazione massima dello 0,8%.

Per quanto riguarda invece il 4 – idrossibenzoato di butile ed il 4 – idrossibenzoato di propile ed i loro sali (rintracciabili nei cosmetici attraverso il seguente INCI: butylparaben, propylparaben, sodium propylparaben, sodium butylparaben, potassium butylparaben, potassium propylparaben) il regolamento stabilisce  che possono essere impiegati fino allo 0,14% singolarmente. Per le miscele, invece, alla concentrazione massima dello 0,8%. La legge precisa, inoltre, che non possono essere utilizzati nei prodotti senza risciacquo destinati alla zona pannolino dei bambini di età inferiore ai 3 anni. Questo perché la pelle del bambino è molto delicata e l’area del pannolino è soggetta a frequenti irritazioni pertanto merita sicuramente attenzioni maggiori.

Infine, proprio perché la legge sui prodotti cosmetici è attenta alla salute del consumatore, è vietato l’uso dell’isopropylparaben, dell’isobutylparaben, del phenylparaben, del benzylparaben e del pentylparaben in quanto non ci sono ancora dati certi e pertanto non li ritroveremo nei cosmetici.

Il mio parere sui parabeni

Il fatto che i sostenitori della “cosmesi bio” non siano d’accordo sull’utilizzo dei parabeni ciò non significa che tali conservanti siano nocivi. E’ sbagliato creare falsi allarmismi soltanto perché queste sostanze sono prodotti di sintesi. Non bisogna dimenticare che, indipendentemente dall’origine naturale o chimica, i conservanti utilizzati nei cosmetici sono sicuri e le autorità competenti conducono continuamente tantissimi controlli. Il prodotto cosmetico viene esaminato in ogni fase produttiva e prima dell’immissione sul mercato ne viene valutata la sicurezza. Questo vale non soltanto per i cosmetici contenenti parabeni ma per qualsiasi altra sostanza in essi introdotta. Discorso diverso per chi ha la pelle particolarmente delicata, reattiva e sensibile: in questo caso i parabeni (come tanti altri ingredienti sia di origine chimica che naturale) potrebbero causare irritazioni o allergie.

Alternative ai parabeni

Ovviamente, ogni lettore trarrà le proprie conclusioni e sarà sicuramente libero di scegliere cosmetici che contengono parabeni o conservanti alternativi, considerati più naturali o meno pericolosi ma certamente altrettanto sicuri ed efficaci. Ne sono un esempio il sodio benzoato, il potassio sorbato, il fenossietanolo, il capryloyl glicine. Tutti composti in grado di proteggere validamente i cosmetici dall’attacco di funghi e batteri.

I parabeni non sono i soli ingredienti cosmetici sotto accusa, anche i siliconi hanno una cattiva reputazione. Se vuoi approfondire l’argomento sui siliconi, leggi: Siliconi nei cosmetici: reale pericolo o disinformazione?