Ciao 🙂 oggi tratteremo un argomento che, soprattutto in vista dell’estate, tormenta tutte le donne. 🙁 Con la stagione estiva non solo si cerca di ottenere un’abbronzatura perfetta, ma si vuole anche avere un aspetto ben curato con gambe lisce e perfette. A volte però, proprio per la voglia di apparire perfette, si rischia di danneggiare la cute con i vari trattamenti di epilazione e depilazione. L’obiettivo di questo articolo è fornirti delle dritte per rimuovere i peli superflui evitando di rovinare la pelle.
I miei consigli per rimuovere i peli superflui senza intoppi
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Esfoliazione
Qualche giorno prima dell’epilazione (MAI lo stesso giorno) esfolia la pelle. Usa un gel esfoliante, uno scrub dolce “fai da te” o un massaggio sotto la doccia con il guanto di crine oppure con la spugna vegetale, la cosiddetta luffa (ideale soprattutto per i peli incarniti). La luffa è da sempre impiegata nei bagni turchi per massaggiare la cute delicatamente: se usata umida lo scrub sarà delicato; se usata asciutta, invece, l’esfoliazione sarà più energica. Esfoliare la cute sarà utile in caso di peli sottocutanei ma non solo. L’esfoliazione servirà a preparare la cute al primo sole estivo. Eliminerà le cellule morte permettendo alla pelle di abbronzarsi in maniera uniforme e duratura.
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Si al calore
Prima della depilazione/epilazione, prepara la pelle massaggiandola con acqua calda. Il calore ammorbidirà i peli consentendo una rimozione facilitata. Nel caso della ceretta o del silk-epil, asciuga bene la pelle prima di iniziare.
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Meglio la ceretta
Preferisci le tecniche di epilazione (per esempio la ceretta) a quelle di depilazione (cioè rasoio e creme depilatorie) per rimuovere i peli superflui. La ceretta strappando il pelo dalla radice provoca una minore comparsa di peli incarniti, che invece compaiono con molta più frequenza dopo l’uso del rasoio o delle creme. Queste ultime è consigliabile usarle sporadicamente, per esempio in quei periodi in cui il corpo è più sensibile al dolore (come accade nel periodo mestruale). Il rasoio, se non usato correttamente, può causare ustioni da rasoio o follicolite. Le creme, invece, irritazioni in caso di sensibilità alle sostanze chimiche in essa contenute.
Per ridurre la sensazione dolore, prima della ceretta passa sulla zona da depilare un anestetico naturale: il ghiaccio. Prima di stenderla, assicurati che sulla cute non ci siano residui di creme e spalma sulla zona da depilare del borotalco. Il borotalco assorbirà il sudore e farà attaccare bene la cera all’epidermide rimuovendo i peli efficacemente con un solo strappo.
- Niente sole
Subito dopo aver usato il rasoio, la ceretta o il silk epil non esporti al sole. Le radiazioni solari rischiano di peggiorare l’irritazione o gli arrossamenti tipici della depilazione. Prima dell’esposizione al sole, inoltre, spalma sempre una crema solare protettiva.
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No agli strappi ripetuti
Per non peggiorare le irritazioni post (d)epilazione, non depilare la stessa zona due volte consecutivamente. In caso contrario si rischia di provocare tagli o di strappare lo strato più superficiale della pelle esponendo la cute al rischio di infezioni. Applica, invece, sempre una crema lenitiva alla fine del trattamento.
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Attenzione alla cera a caldo
Se soffri di vene varicose o fragilità capillare, non usare la cera a caldo per rimuovere i peli superflui dalle gambe. Il calore infatti provoca la dilatazione dei vasi sanguigni peggiorando la situazione. La ceretta è vietata anche in caso di cute lesa.
Attenzione alle complicazioni
Una complicanza tipica dell’uso della ceretta, del rasoio (soprattutto quando usato contropelo) o del silk-epil è la comparsa della follicolite. Si tratta di un’infezione di origine batterica. Si presenta in seguito alla rimozione dei peli superflui con brufoli contenenti pus, rossore e prurito. L’infezione potrebbe richiedere il consulto del medico ed il trattamento con farmaci antibiotici. Per ridurre il rischio di infezione, bisogna sempre rimuovere i peli sottocutanei rimasti dopo l’epilazione con una pinzetta sterilizzata e passare sulla cute un antisettico (per esempio acqua ossigenata).