Come scegliere il detergente intimo femminile in base all’età ed allo stile di vita

I detergenti intimi non sono tutti uguali. Rispetto ad altri cosmetici, non possono essere scelti a caso ma bisogna prestare attenzione a quanto riportato in etichetta per evitare di acquistare con troppa superficialità un cosmetico fondamentale per una corretta detersione intima. Non si può fare a meno e non può essere sostituito con saponi per le mani o bagnoschiuma. L’apparato genitale femminile è molto delicato e la pelle è molto sensibile. I detergenti intimi non vengono a contatto soltanto con la pelle ma anche con la mucosa, ragion per cui serve una detersione estremamente delicata e rispettosa dell’ambiente vaginale. Inoltre, non tutte le donne hanno le stesse esigenze. In base all’età, a particolari momenti della vita di una donna o all’attività fisica svolta, i detergenti da usare cambiano. Per una corretta igiene, il detergente intimo femminile deve essere scelto in base alle proprie esigenze e deve rispettare precisi parametri. Il primo di questi è il pH.

pH nel detergente intimo femminile: come scegliere il detergente perfetto

Il pH è il primo parametro da tenere presente quando si acquista il detergente intimo femminile. Un pH sbagliato andrebbe ad alterare il pH fisiologico e la flora batterica vaginale. Questa alterazione può provocare un abbassamento delle difese e possibili disturbi. Tra i più comuni fastidi a cui si può andare incontro c’è la secchezza, il prurito, le irritazioni. Un’alterazione dei batteri vaginali dovuta a detergenti intimi sbagliati può anche essere tra le cause di Candida, piccole infezioni e conseguenti infiammazioni (come le cistiti).

L’ambiente vaginale è acido. L’acidità impedisce lo sviluppo di microrganismi patogeni, questo vuol dire che il detergente intimo deve mantenere questo ambiente acido e per farlo deve avere un pH inferiore a 7. A seconda dell’età, però, il pH varia: in età fertile il pH è molto acido; nelle bambine e nelle donne in menopausa il pH è meno acido, più vicino alla neutralità.

Tenendo conto di queste caratteristiche:
  • durante l’infanzia (poiché il pH vaginale sale fino a 7) per le bambine serve un detergente a pH neutro. Le bambine e le mamme non devono, quindi, usare lo stesso detergente;
detergente intimo femminile per le bambine
detergente intimo femminile a pH neutro per le bambine a partire dai 3 anni
  • durante la pubertà (cioè a partire da circa 9 anni e fino a metà adolescenza -14/15 anni-) l’acidità aumenta perché i livelli ormonali iniziano ad innalzarsi e quindi serve un detergente con pH debolmente acido (5.5);
  • in età fertile (ovvero nelle donne e nelle giovani donne) gli ormoni tipici femminili (gli estrogeni) sono elevati e questo porta il pH vaginale ad abbassarsi ulteriormente ed il detergente dovrà avere un pH che oscilla tra 3.5 e 4.5. A questa età, infatti, un detergente a pH maggiore, o addirittura neutro, indebolirebbe i batteri che popolano la vagina (i lattobacilli) spianando la strada ai microrganismi patogeni.
  • in menopausa, infine, si ha, di nuovo, un calo degli ormoni e quindi una conseguente diminuzione dell’acidità (i detergenti intimi, come per le bambine in età pre-pubere, dovranno avere un pH superiore a 5 e vicino alla neutralità).

 ph dei detergenti intimi nelle donne in età fertile: 3.5 o 4.5?

Entrambi. Nella donna in età fertile, come ho già detto, il pH è molto acido ed oscilla tra 3.5 e 4.5. Ci sono situazioni in cui è necessario usare un detergente a pH 3.5 e situazioni in cui è necessario un detergente intimo a pH 4.5. Serve un pH più acido (3.5) in tutte quelle situazioni in cui c’è il rischio che la normale fisiologia vaginale venga alterata. Un ph 3.5 è la migliore protezione contro batteri e germi.

detergente intimo femminile
detergente intimo femminile a pH 4.7 delicato

Le situazioni a rischio sono: la frequentazione di palestre e piscine (ambienti pubblici in cui sono molto diffusi agenti patogeni); la gravidanza (dove è massima la produzione di ormoni estrogeni ed è maggiore anche la produzione di muco che può favorire la proliferazione di batteri patogeni); il ciclo mestruale (periodo in cui aumenta il rischio di infezioni ed il pH subisce una variazione per la presenza di sangue nella vagina); infezioni vaginali in atto (per esempio quelle causate da Escherichia coli, che richiedono soprattutto il consulto medico); post-partoviaggi e dopo un rapporto sessuale. In tutti questi casi è necessario l’uso quotidiano di detergenti a pH 3.5.

Come è ben intuibile, invece, in tutti gli altri momenti della vita si deve quotidianamente usare un detergente intimo femminile a pH 4.5.

L’ingrediente che regola il pH, generalmente introdotto nei detergenti intimi, è l’acido lattico (INCI: Lactic Acid, è il più usato). Un’altra sostanza usata per rendere acido il detergente è l’acido citrico (INCI Citric Acid). Entrambi sono ingredienti molto sicuri, l’acido lattico, per esempio, è normalmente presente nel canale vaginale. Infine, anche se il pH rappresenta un parametro fondamentale da tenere presente al momento della scelta e dell’acquisto, non è il solo. Per sapere quali sono gli altri ingredienti che devono essere presenti in un buon detergente intimo, leggi il prossimo articolo.