Allergeni nei cosmetici, cosa prevede il nuovo regolamento in vigore da luglio 2023

Eccoci con un nuovo articolo, questa volta l’argomento non riguarda una singola tipologia di pelle o imperfezione bensì una notizia che interessa, potenzialmente, tutti: gli allergeni nei cosmetici. Tratterò questo argomento perché é di quest’estate (precisamente di luglio 2023) l’approvazione del regolamento cosmetico che modifica l’allegato III della legge sui cosmetici attualmente in vigore, ovvero la 1223/2009. Gli interessati da questa modifica sono alcune fragranze e molecole molto usate in cosmesi che si aggiungono alla già nota lista delle fragranze allergizzanti. Ti spiego meglio e parto dal principio con una rapida disamina delle fragranze allergizzanti.

Cosa sono o cosa si intende per allergeni nei cosmetici o fragranze allergizzanti?

In linea generale, sono allergeni le sostanze capaci di causare una reazione allergica. Nel caso dei prodotti applicati sulla pelle scatenano un’allergia da contatto. I cosmetici difficilmente scatenano reazioni allergiche, mentre è più facile che causino una reazione di tipo irritativa. Ci sono tuttavia particolari sostanze (appartenenti  al mondo vegetale e sintetico) che, per le loro caratteristiche, sono propensi a causare allergie nei soggetti predisposti. Queste sostanze prendono il nome, appunto, di allergeni. Poiché sono perlopiù usate per dare profumazione (non solo nei profumi ma anche in molti cosmetici per la cura del viso e del corpo) o nelle acque aromatiche, si parla allora di fragranze allergizzanti. Il regolamento cosmetico 1223/2009 proprio per evitare che insorgano dermatiti allergiche da contatto o reazioni di sensibilizzazione prevede che nell’etichetta di qualsiasi cosmetico siano riportati tutti gli ingredienti contenuti secondo la nomenclatura INCI.

A meno che, quindi, tu non sia all’oscuro di essere allergico o sensibile ad una determinata sostanza, potrai evitare di incorrere in situazioni spiacevoli consultando la lista ingredienti prima dell’acquisto così da evitare l’allergene che ti causa allergia. Non tutte le fragranze, però, hanno un potere allergizzante, ecco perché spesso in INCI potrai veder scritto il nome generico “PARFUM”. Fino ad ora secondo il regolamento cosmetico dovevano essere esplicitamente riportate in etichetta soltanto 24 sostanze facenti parte degli allergeni dei profumi, ovvero quelle che presentavano un maggior potenziale allergizzante.

Dovevano essere indicate se superavano la concentrazione dello 0,001% e 0,01% rispettivamente nei leave in e nei cosmetici a risciacquo. Si tratta di allergeni presenti, quindi, in percentuali bassissime nei cosmetici ma, nonostante ciò, capaci di rappresentare un rischio quando una persona é già entrata in contatto con l’allergene, quindi è sensibilizzata ed una nuova esposizione porterà inevitabilmente allo sviluppo di un eczema (o dermatite allergica da contatto).

Cosa é successo con la modifica apportata il 26 luglio 2023

Con il Regolamento 2023/1545 della Commissione Europea del 26 luglio 2023 si va a modificare l’allegato III del Regolamento (CE) 1223/2019 “per quanto riguarda l’etichettatura delle fragranze allergizzanti nei prodotti cosmetici”. L’allegato III é quello in cui è riportato l'”elenco delle sostanze il cui uso è vietato nei prodotti cosmetici, salvo in determinati limiti e condizioni”. In sostanza si allunga la lista degli allergeni introducendo le sostanze che presentano un potenziale allergizzante paragonabile a quello delle 24 sostanze già conosciute ed in elenco. Molte di queste nuove sostanze sono estratti vegetali.

Dopo studi, segnalazioni e test condotti per diversi anni dagli organi preposti alla sicurezza dei cosmetici si è giunti alla decisione di allargare ed aggiornate la lista delle fragranze allergizzanti ai fini di una prevenzione secondaria. Come già anticipato, infatti, le persone sensibilizzate possono sviluppare sintomi spiacevoli a livello cutaneo anche “quando sono esposte a concentrazioni di allergene inferiore ai livelli massimi consentiti”.

Da 26 allergeni, diventate 24 con una modifica del regolamento cosmetico nel 2012, si é arrivati a ben 80 fragranze allergizzanti: 56 in più rispetto a prima. Tali sostanze, come le precedenti, devono essere espressamente indicate nella lista ingredienti quando superano la concentrazione dello 0,001% nei prodotti che non si risciacquano e lo 0,01% nei prodotti a risciacquo.

Quali sono le nuove fragranze allergizzanti?

Non ti elencherò tutti i 56 nuovi allergeni che potresti leggere nella lista ingredienti dei cosmetici, mi limiterò a indicarti le fragranze allergizzanti più comuni, che potresti trovare nei profumi ma anche in qualsiasi cosmetico per la skincare o l’haircare, soprattutto se biologico o naturale. Alcuni sono veramente sconvolgenti!!!

  •  Mentolo (INCI Menthol) e olio essenziale di Menta (INCI Mentha Piperita Oil).
  • Vanillina (INCI Vanillin).
  • Olio essenziale di Ylang Ylang (INCI Cananga Odorata Flower Extract/Oil).
  • Olio essenziale di Cannella (INCI Cinnamomum Cassia Leaf Oil).
  • Olio essenziale di Arancia amara e dolce (INCI Citrus Aurantium Amara/Dulcis Peel Oil).
  • Olio essenziale di Eucalipto (INCI Eucalyptus Globulus Leaf Oil).
  • Estratti ed olio essenziale di tutte le varietà di Lavanda utilizzate in cosmesi.
  • Estratti ed olio di Rosa di diverse varietà, tra cui la Damascena (INCI Rosa Damascena Flower Oil/Extract).
ylang ylang nuova fragranza allergizzante_allergeni nei cosmetici
l’olio essenziale di ylang ylang è uno dei più usati nelle fragranze e rappresenta una nota di cuore: adesso fa parte delle sostanze potenzialmente allergizzanti da dichiarare espressamente nella lista INCI

Se vuoi conoscere l’intera lista delle fragranze allergizzanti consulta il regolamento ufficiale oppure lascia un commento se hai una richiesta nello specifico. Chiedi una consulenza personalizzata qui se vuoi essere aiutata da una professionista nella scelta dei tuoi cosmetici.

Che gli oli essenziali puri fossero sostanze da usare con cautela era cosa nota, venire a conoscenza del fatto che hanno un potenziale allergizzante non indifferente anche a concentrazioni estremamente basse e quando fanno parte di una formula cosmetica piuttosto complessa è un gran passo avanti. I soggetti allergici sono, difatti, in aumento.

Devi buttare i cosmetici che non sono conformi al nuovo regolamento?

In realtà non puoi essere sicura/o che la formula del tuo cosmetico sotto la voce “Parfum” “nasconda” una delle nuove fragranze allergizzanti a concentrazioni superiori a quelle indicate. Se non sei una persona a tendenza allergica o soggetta a dermatiti, eczemi ed irritazioni cutanee non hai motivo di disfarti dei tuoi cosmetici. Diversamente se sai di essere allergico o intollerante ad uno o più di questi estratti dovrai fare attenzione. Potresti avere in casa un cosmetico in cui non sono dichiarati in etichetta esplicitamente gli allergeni (perché non era previsto fino ad ora) bensì sono indicati sotto la dicitura univoca “parfum”. Per esempio, un bagnodoccia al fresco profumo di arancia o bergamotto oppure una crema al profumo rilassante di lavanda potrebbero contenere estratti ed oli essenziali che adesso rientrano nella lista delle fragranze allergizzanti.

Se noti una reazione avversa dopo l’applicazione di qualche cosmetico sospendine l’uso e da questo momento fai attenzione a ciò che acquisti.

Tieni conto che la modifica al regolamento è stata pubblicata sulla gazzetta ufficiale lo scorso luglio 2023, tuttavia i prodotti contenenti le suddette sostanze dal potere allergizzante non espressamente dichiarate in etichetta “possono essere immessi sul mercato dell’Unione fino al 31 luglio 2026” e potremo ritrovarli sugli scaffali di supermercati, farmacie e profumerie fino al 31 luglio 2028. Poiché quindi fino al 2028 sarà possibile trovare in commercio cosmetici che non dichiarano esplicitamente la presenza di questi nuovi allergeni dei profumi, se sei un soggetto allergico o sensibilizzato scegli cosmetici completamente privi di profumo ed adatti alla pelle sensibile. Occhio, poi, agli “affari”: le aziende cosmetiche per smaltire i prodotti non più conformi al nuovo regolamento europeo potrebbero fare ricorso a sconti vantaggiosi. 

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