Acido salicilico o acido glicolico? Quando scegliere l’uno o l’altro?

Acido salicilico o acido glicolico? Questo è il vero dilemma quando si tratta di scegliere un esfoliante chimico per la propria skincare. Sono i massimi esponenti di due importanti categorie di esfolianti chimici: gli alfaidrossiacidi (AHA) ed i betaidrossiacidi (BHA). Si tratta di 2 molecole diverse dal punto di vista strutturale e funzionale che, hanno in comune la capacità “esfoliante”, ma lavorano in modo diverso sulla pelle, pertanto trovano applicazioni diverse. Seppur molti consiglino l’uno o l’altro indifferentemente per le stesse problematiche “perché tanto esfoliano”, questi attivi cosmetici danno buoni risultati non soltanto se inseriti all’interno di una giusta formula e skincare routine ma anche se utilizzati su precise imperfezioni cutanee. Quando scegliere l’uno, quando l’altro? Continua a leggere l’articolo per scoprirlo, prima però é doveroso fare un passo indietro e capire in cosa differiscono questi due ingredienti funzionali.

Acido glicolico (Nome INCI Glycolic Acid)

Come anticipato, l’acido glicolico fa parte degli alfaidrossiacidi: una classe di molecole che comprende acidi ricavati dagli alimenti. In particolare, l’acido glicolico é estratto dalla canna da zucchero e, oltre a trovare impiego nei cosmetici, é molto usato a livello dermatologico attraverso tecniche di peeling professionali per trattare problematiche legate all’acne, alle macchie o all’invecchiamento cutaneo.

acido glicolico nei cosmetici struttura chimica
struttura chimica dell’acido glicolico

L’acido glicolico è una molecola idrofila e di piccole dimensioni, proprio le sue dimensioni sono responsabili del suo potenziale irritante nonché della maggiore efficacia rispetto ai suoi “fratelli”. Vanta diverse azioni che però sono pH e dose-dipendenti. Nei cosmetici la concentrazione di acido glicolico non supera il 10%, percentuali maggiori sono destinate ai trattamenti professionali. Nei cosmetici appositamente formulati per l’uso quotidiano non si supera il 5% ed il pH non é troppo acido.

Acido salicilico (Nome INCI Salicylic Acid)

E’ una molecola lipofila, quindi presenta elevata affinità per il sebo. E’ un potente cheratolitico e si può ottenere tramite un processo chimico a partire dall’estratto di salice. Spesso è introdotto all’interno degli scrub meccanici, in tal modo si ha un prodotto con doppia azione esfoliante: chimica e meccanica. La percentuale massima d’uso è del 2%. Esplica la sua azione esfoliante a pH inferiore a 4.

acido salicilico molecola struttura chimica
struttura chimica dell’acido salicilico

E’ una molecola molto selettiva: interagisce e rompe solo i legami tra i corneociti, ovvero quelle cellule che noi conosciamo come “cellule morte”, ricche in cheratina. Non è molto solubile in acqua ed oli, motivo per cui i cosmetici che contengono acido salicilico utilizzano come solvente i glicoli.

Ma veniamo al nocciolo della questione: acido salicilico o acido glicolico?

Quando scegliere l’acido glicolico?

L’acido glicolico essendo una molecola molto piccola che penetra negli strati più profondi e stimola i fibroblasti é molto adatta come antiage. Elimina le cellule morte illuminando l’epidermide ed ha una buona azione schiarente sulle macchie iperpigmentate. Nei prodotti per il corpo migliora la tonicità. Devi però ricordare che svolge l’azione esfoliante ad alte concentrazioni e pH molto, molto bassi. Scegli cosmetici che contengono acido glicolico in autunno-inverno se hai macchie scure (melasma, lentigo, efelidi), se vuoi contrastare le rughe (per questa specifica azione usalo a partire da circa 35 anni), se hai un colorito spento ed ingrigito, se la grana é irregolare e se la tua cute ha perso o inizia a perdere elasticità. I trattamenti d’urto come le maschere peeling e le creme notte con acido glicolico sono molto utili se introdotti in una routine antiage.

acido glicolico o acido salicilico
maschera a base di acido glicolico ed altri AHA, come acido lattico, acido tartarico e acido citrico.

In base alla tua sensibilità cutanea scegli cosmetici con concentrazioni più o meno alte di acido glicolico. Tenendo sempre conto delle tue esigenze e della formula del cosmetico con acido glicolico sii costante e segui le istruzioni riportate in etichetta. Se il tuo cosmetico con acido glicolico deve essere applicato 2 volte a settimana, non aumentare la frequenza. Inizia sempre gradualmente, senza esagerare non solo con la frequenza ma anche con le dosi. Scegli tra cosmetici a risciacquo o creme e lozioni che agiscano tutta la notte sempre in base alla tua tipologia di pelle, sensibilità ed esigenze cutanee, non é solo questione di “gusto” personale. Tieni conto, inoltre, che è un ingrediente cosmetico fotosensibilizzante e non puoi scegliere questo attivo in estate. Non usare l’acido glicolico in concomitanza con altri acidi esfolianti. Se la tua pelle è sensibile e facilmente irritabile, non scegliere l’acido glicolico ma opta per l’acido mandelico, più delicato perché ha dimensioni maggiori.

Per una scelta consapevole e consigli personalizzati, scegli al consulenza personalizzata: ti aiuterò personalmente ad impostare una routine adatta a te. Richiedila qui.

Quando scegliere l’acido salicilico?

Tra acido glicolico e acido salicilico, per le sue proprietà cheratolitiche devi scegliere quest’ultimo in caso di grani di miglio, punti neri, pori dilatati, brufoli, follicolite, dermatiti (in particolare la dermatite seborroica), capelli grassi e/o con forfora. Puoi introdurlo nella tua consueta routine cosmetica o come coadiuvante della terapia farmacologica, in base alla problematica da trattare. Per il corpo scegli cosmetici con acido salicilico al 2% se devi trattare verruche, calli, duroni, ispessimenti cutanei, ipercheratosi. Per la pelle del viso grassa, con punti neri, leggi la lista ingredienti del cosmetico ed assicurati che oltre all’acido salicilico ci siano attivi sebonormalizzanti e ingredienti con funzione di penetration enancher. Si tratta di ingredienti, come il Propanediol ed il Propylene Glycol, che migliorano l’assorbimento e la penetrazione attraverso gli strati cutanei di alcuni attivi, incluso l’acido salicilico. Nel caso di punti neri, infatti, c’è bisogno di un’azione mirata, pertanto servono formule capaci di veicolare l’acido salicilico negli strati più profondi dell’epidermide.

acido glicolico o acido salicilico
lozione con acido salicilico molto concentrata (2%) per il viso o il corpo che associa l’esfoliazione chimica a quella meccanica: perfetta per trattare l’ipercheratosi, la follicolite, i grani di miglio, le verruche

Per trattare le imperfezioni tipiche della pelle grassa e a tendenza acneica consiglio, in particolare, di non rinunciare ad un tonico microesfoliante e ad un siero con acido salicilico: per l’uso quotidiano preferisci formule con basse percentuali di acido salicilico (<1%) ma sii costante. Nel caso di calli o ispessimenti del corpo puoi optare per percentuali maggiori in associazione ad urea. Non é fotosensibilizzante, perciò può essere usato in tutte le stagioni. 

Dopo aver letto questo articolo sicuramente riuscirai a fare una scelta tra acido salicilico e acido glicolico con maggiore consapevolezza. Se hai altre “Beauty questions” lascia un commento e seguimi su Instagram e Facebook.