Degli ingredienti cosmetici derivati dall’alveare di cui vi ho parlato in questo articolo, il veleno d’api è quello più innovativo ed anche più discusso. Da qualche anno sempre più case cosmetiche lo introducono nella formulazione dei cosmetici. Ma cos’ha di così straordinario?
Proprietà del veleno d’api nei cosmetici anti-età (INCI: Bee Venom)
Prima di tutto pare sia il segreto di bellezza delle reali d’Inghilterra (la duchessa Kate Middleton in prima linea) ma anche di attrici del calibro di Gwyneth Paltrow e Michelle Pfeiffer. Vip e marketing a parte, il suo successo potrebbe essere spiegato dalla sua particolare composizione. Il veleno d’api, il cui nome INCI è Bee Venom, tra le varie sostanze, contiene principalmente melittina (una tossina dall’azione antinfiammatoria), apamina (una neurotossina) e istamina (un mediatore dell’infiammazione). Sarebbero queste sostanze a rendere il veleno d’api un ingrediente antirughe prezioso il cui effetto è stato paragonato a quello del botox.
Usate costantemente queste sostanze stimolerebbero la produzione di fibre collagene ed elastiche mantenendo la pelle compatta e riducendo sempre di più le rughe. In particolare, l’apamina farebbe rilassare i muscoli sottocutanei distendendo le rughe. L’azione della neurotossina sembra essere soltanto superficiale in quanto agirebbe a livello delle terminazioni nervose presenti nel derma ma avrebbe il vantaggio di avere un’azione istantanea grazie alla quale, subito dopo l’applicazione della crema, si manifesterebbe l’effetto “lifting”. Il veleno d’api rappresenterebbe dunque un valido alleato nella battaglia contro le rughe, il più efficace tra gli ingredienti cosmetici derivati dall’alveare.
Le creme al veleno d’api sarebbero quindi indispensabili per le pelli mature se non fosse per il fatto che non ci sono veri e propri studi scientifici sulla sua efficacia antirughe. Sicuramente l’azione delle sostanze contenute nel veleno è reale e dimostrata da studi in vitro ma non ci sono prove tangibili dell’effetto antirughe miracoloso o botox-simile di tali cosmetici. Per questi motivi ritengo sia un obbligo usare il condizionale quando si parla dell’effetto lifting del veleno d’api.
La mia opinione sul veleno d’api
Molte donne assicurano di aver visto le proprie rughe sensibilmente appianate dopo l’uso di una crema al veleno d’api, ma sarà tutto merito del veleno?? Certamente non posso dare una risposta basandomi sulla mia esperienza personale: il veleno d’api è un ingrediente tipico dei cosmetici per pelli mature ed io non rientro ancora in questa categoria. Da Cosmetologa posso e voglio, però, darvi un’opinione “tecnica” sulla sua efficacia.
Anche se il veleno d’api possedesse le proprietà elencate precedentemente, la percentuale di veleno presente nelle creme o nei sieri cosmetici è molto molto bassa. Affinché le creme al veleno d’api abbiano una reale azione antirughe devono essere arricchite da altri ingredienti antiossidanti, idratanti ed anti-age. Questi ingredienti sono, per esempio, le vitamine C ed E, le bacche di goji, l’acido ialuronico, il burro di Karitè, il Miele, l’olio di Avocado, gli aminoacidi (come la preziosa Ectoina) e/o i peptidi (in particolare quelli ad azione Botox-like per le rughe particolarmente accentuate). Le case cosmetiche che producono creme efficaci al veleno d’api puntano infatti sull’associazione di più di questi ingredienti e prevalentemente sui peptidi di ultima generazione.
Ciò non vuol dire comunque che ci si debba aspettare da questi cosmetici chissà quale ringiovanimento. Non c’è dubbio che i cosmetici siano fondamentali per la cura della pelle ed esistano valide creme capaci di prevenire le rughe e migliorare l’aspetto di quelle esistenti ma bisogna sempre fare attenzione alle varie campagne pubblicitarie che promettono effetti miracolosi. Se bastasse una crema ad appianare tutte le rughe nessuno ricorrerebbe più alla chirurgia estetica. Non credete??
Attenzione al veleno d’api
I cosmetici al veleno d’api non sono indicati a tutti. La piccola dose di veleno contenuta all’interno delle creme è giustificata specialmente dal fatto che è un ingrediente che può causare allergia in alcuni soggetti. In caso di allergia i sintomi non sono tali da mettere a rischio la salute, soprattutto se non si hanno avute precedenti fenomeni di sensibilizzazione. E’ bene, però, che evitino questi cosmetici tutti coloro che hanno già avuto reazioni allergiche in seguito ad una puntura d’ape. Il veleno d’ape contenuto in una crema o in un siero non penetra in profondità a differenza di quanto avviene in seguito ad una puntura. Inoltre la quantità di veleno di una crema è di gran lunga inferiore rispetto alla puntura. Non si può comunque escludere una possibile “intolleranza”. In vista della possibile insorgenza di orticaria, prurito, pomfi e/o arrossamento è davvero il caso spendere una fortuna per una crema al veleno d’api?? A voi la scelta 😉
Pillole di curiosità sul veleno d’api
Le creme al veleno d’api hanno prezzi parecchio elevati. Perché?
Il veleno non è prodotto da tutte le api ma solo dalle ghiandole velenifere delle api femmine. Per ricavare il veleno da usare come ingrediente cosmetico si utilizza un apparecchio in cui passano delle scariche elettriche a bassa tensione. Le api venendo a contatto con le scariche di corrente elettriche rilasciano il veleno. Questo viene raccolto e poi usato per la produzione dei cosmetici. Per produrre 1 grammo di veleno servono 10.000 punture d’api. Questo è sicuramente uno dei fattori che lo rende un ingrediente cosmetico costoso. Il costo sale se il cosmetico contiene ingredienti funzionali dal costo elevato e di nuova generazione. Infine, è risaputo che tutto ciò che ha un prezzo elevato e rientra nella cosmesi “di lusso” funziona dal punto di vista commerciale. E’ un ideologia molto diffusa che i cosmetici costosi siano più efficaci di quelli a basso costo. Sarà sempre così??? Commenta per darci la tua opinione 😉