Microplastiche nei cosmetici: caratteristiche, funzione, divieti e come riconoscerle

Le microplastiche sono piccole particelle solide di natura sintetica (plastica appunto) introdotti perlopiù nei cosmetici esfolianti. Rappresentano una classe di ingredienti cosmetici molto discussi perché inquinano. Poiché sono ingredienti tipici dei cosmetici a risciacquo (scrub, detergenti viso/corpo, dentifrici) rappresentano un pericolo per gli ambienti acquatici. Dopo aver usato un detergente o uno scrub contenente microplastiche, risciacquandolo queste finiscono nelle tubature e quindi in mare. Scopriamo di più.

Caratteristiche e funzione delle microplastiche nei cosmetici

Le microplastiche nei cosmetici si caratterizzano per il fatto che sono ingredienti esfolianti molto delicati. Si tratta, infatti, di minuscole sfere la cui dimensione non supera i 5 mm, anzi in alcuni cosmetici la loro dimensione è davvero microscopica, 0,1 μm. Introdotti negli scrub, servono ad esfoliare la cute. L’esfoliazione è fondamentale non soltanto perché aiuta ad eliminare le cellule morte rendendo la pelle più morbida e luminosa ma anche perché vengono rimosse le sostanze inquinanti che causano l’invecchiamento cutaneo

microplastiche nei cosmetici
le microplastiche, anche se in minima parte, accumulandosi contribuiscono all’inquinamento di mari, laghi ed oceani

Le microplastiche contenute negli scrub svolgono una funzione microabrasiva. La loro azione meccanica tuttavia è dolce e rimuovono le cellule morte dalla superficie cutanea senza provocare irritazioni. L’azione delicata è stata il punto di forza delle microplastiche nei cosmetici unita al fatto che lasciano sulla pelle una sensazione rinvigorente. Sono ingredienti cosmetici che per molti anni hanno trovato impiego in cosmetici per il corpo ed il viso proprio per la mancanza di effetti negativi sulla pelle. Esistono molte sostanze di origine vegetale utilizzabili come esfolianti ma non tutti sono delicati come le microplastiche ed utilizzabili nei cosmetici rivolti alla zona del viso (la parte del corpo più sensibile).

Come riconoscere ed evitare le microplastiche nei cosmetici

La presenza delle microplastiche può essere verificata leggendo l’etichetta dei cosmetici. Se il cosmetico che hai acquistato contiene microplastiche, nella lista degli ingredienti cosmetici (INCI) sarà presente il Nylon, metacrilato di polimerie (INCI: Polymethyl Methacrylate), polietilene (INCI: Polyethylene) o polipropilene (INCI: Polypropylene). Tuttavia, li troverai nei cosmetici a risciacquo ancora per poco.

Nel 2017, infatti, è stata approvata la legge che vieta l’impiego delle microplastiche nei cosmetici a partire dal 1° gennaio 2020. Il motivo di questa decisione sta nel fatto che sono ingredienti inquinanti. Pur non rappresentando la principale fonte di inquinamento, insieme alle macroplastiche contribuiscono a danneggiare gli ambienti acquatici. La loro piccola dimensione gli consente di attraversare facilmente i filtri degli impianti di trattamento dell’acqua. Una volta finiti in mare e negli oceani non si degradano, anzi vi restano per centinaia di anni.

E’ doveroso specificare che molte aziende cosmetiche attente all’ambiente, già da tempo e ancor prima della normativa,  hanno sostituito il polietilene degli scrub o dei cosmetici a risciacquo con altri ingredienti esfolianti alternativi. Alcuni più aggressivi, altri più delicati per la pelle, ma 100% biodegradabili e, pertanto, non inquinano i sistemi acquatici. Sarà possibile, tuttavia, trovare microplastiche nei cosmetici che non prevedono un immediato risciacquo, come il make up.