Paraffina nei cosmetici: reale pericolo o disinformazione?

Se segui il mio blog e la mia pagina Facebook, non ti saranno certamente sfuggiti gli articoli sui siliconi e sui parabeni. Entrambi sono argomenti “scottanti”, motivo per cui ho voluto fare chiarezza su questi ingredienti cosmetici. Adesso è arrivato il momento di parlarvi di un’altra tipologia di ingredienti cosmetici molto discussi, forse più dei siliconi: la paraffina ed i derivati del petrolio più diffusi nei cosmetici.

Cos’è la paraffina

Con il termine generico paraffina si intende solitamente la paraffina liquida. In realtà la parola paraffina, corrispondente al nome INCI Paraffin, indica un derivato del petrolio di natura cerosa, dunque una paraffina solida non liquida. Fanno parte delle cere paraffiniche anche la cera Microcristallina, l’Ozokerite e la Ceresina. L’ozokerite è una cera minerale che, a seconda del processo di sbancamento a cui è sottoposta, può presentarsi bianca oppure bruna. Solitamente viene usata come sostituto della cera d’api, ma la qualità di quest’ultima è sicuramente superiore. Rispetto all’ozokerite ha una qualità migliore anche la ceresina, ottenuta dalla completa purificazione dell’ozokerite. Nei cosmetici, le cere paraffiniche sono impiegate in associazione ad altre cere per aumentare la plasticità delle paste e la rigidità degli stick e dei cosmetici privi di acqua.

paraffina nei cosmetici_ceresina
ceresina

La paraffina liquida è quella che viene anche chiamata olio minerale ed il suo nome INCI è, appunto, Paraffinum liquidum o Mineral oil. Dalla raffinazione si ottiene un olio inodore, incolore ed inerte ed èil più usato e conosciuto dei derivati petroliferi. Trova impiego tanto nei cosmetici quanto nei preparati farmaceutici. E’ il più usato (diffusissimo anche nei cosmetici per bambini) poiché, tra tutti i derivati del petrolio, è la forma più pura.

Un altro derivato del petrolio è la vaselina (nome INCI Petrolatum), quest’ultima è una via di mezzo tra l’olio e la cera: ha infatti un aspetto pastoso ed un colore che varia dal bianco al giallo.

A prescindere dalla consistenza fluida, semisolida o solida, chimicamente sono tutti idrocarburi  (cioè sostanze chimiche composte da lunghe catene di atomi di carbonio ed idrogeno) ottenuti dalla raffinazione del petrolio. Fatta questa doverosa precisazione, vediamo adesso di capire se la paraffina liquida (e gli altri derivati del petrolio appena citati) sono pericolosi o meno.

Paraffina nei cosmetici: caratteristiche e funzioni

Cere, vaselina e paraffina liquida usate per formulare i cosmetici sono chimicamente inerti. Il loro uso è consolidato da tempo ed il loro successo è dovuto alle numerose proprietà che possiedono anche se non apportano reali benefici (e se ne può fare a meno il più delle volte, diciamocelo!). Non sono chimicamente paragonabili agli oli o alle cere vegetali e neppure ai siliconi. Tuttavia, dal punto di vista cutaneo, presentano alcune caratteristiche che li accomunano a questi ingredienti. Gli oli minerali, infatti, sono eccipienti molto utilizzati nei cosmetici perché sono stabili, hanno un buon potere veicolante, hanno un basso costo, un’elevata persistenza sulla pelle, un’ampia capacità lubrificante ed idrofobica. Proprio perché si tratta di eccipienti, a differenza di quanto si legge sul web, non è vero che impediscano agli attivi di penetrare negli strati dell’epidermide, tutt’altro! Facilitano l’assorbimento dei lipidi (compresi gli oli essenziali) e stabilizzano gli ingredienti funzionali.

La caratteristica principale attribuita alla paraffina è la capacità di formare uno strato occlusivo sull’epidermide. Per questa caratteristica, è considerata un ingrediente cosmetico idratante. Seppur non si possa classificare la paraffina come ingrediente idratante vero e proprio, il concetto non è del tutto errato: l’olio minerale, grazie alla sua persistenza ed alla sua azione occlusiva, impedisce la perdita di acqua dallo strato corneo. La pelle, pertanto, non si disidrata quindi è molto utile in caso di pelle molto secca, screpolata o sensibile al freddo.

Possono trarre vantaggio da questi ingredienti cosmetici anche i capelli: i cosmetici contenenti paraffina donano lucentezza alla chioma. Non riparano i capelli danneggiati, però ne migliorano l’aspetto in attesa che altri ingredienti cosmetici gli donino lo splendore perso.

La paraffina nei cosmetici è molto usata dalle aziende cosmetiche perché migliora la scorrevolezza dei prodotti, rende i rossetti ed i balsamo labbra piacevoli, dona alla pelle un’immediata sensazione di pelle liscia e soffice.

Il mio parere sulla paraffina nei cosmetici

I derivati del petrolio hanno i loro pregi ed i loro difetti. Non sono ingredienti biodegradabili ma la paraffina nei cosmetici non è sempre un male e non va sempre evitata. Il fatto che sia un ingrediente ricavato dal petrolio grezzo può destare un certo “ribrezzo”, però tanto la paraffina liquida quanto le cere paraffiniche e la vaselina usati nella produzione dei cosmetici sono conformi alle leggi del regolamento Europeo. Sono sicuri e garantiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

E’ fondamentale sapere che la paraffina, come materia prima, è disponibile in vari gradi di purezza. E’ proprio il grado di purezza a rendere di qualità alcuni derivati petroliferi (e di conseguenza alcuni cosmetici) rispetto ad altri. Il colore della materia prima è già un indice visibile del grado di purezza dei petrolati: le paraffine più raffinate hanno un colore bianco o traslucido. Paraffine di colore giallo-arancio sono poco raffinate; quelle marroni ancora meno ma non sono ammesse nei cosmetici. I derivati del petrolio consentiti sono quelli raffinati ed ultra-raffinati, quest’ultimi sono i più sicuri perché i processi multipli di distillazione e purificazione a cui vengono sottoposti permettono di ottenere paraffine estremamente pure e, pertanto, sicure e non comedogene.

Esistono tecnologie avanzate che, attraverso processi di purificazione completi, rendono i derivati petroliferi puri al 99%: ovvero con una percentuale quasi nulla di derivati sulfurei, iso-alcani, idrocarburi ciclici, batteri e metalli pesanti normalmente presenti nelle forme meno pure e potenzialmente dannose per la salute.

paraffina nei cosmetici
l’olio minerale rispetto al vegetale è più stabile e non irrancidisce, ciononostante per la pelle dei neonati non c’è dubbio che si debba preferire un olio vegetale.

Soltanto gli oli minerali ultra-raffinati possono essere usati in campo farmacologico ed alimentare; in campo cosmetico, invece, possono essere usati anche gli oli minerali raffinati secondo le tecniche di purificazione classica. Le paraffine che non vengono sottoposte a processi multipli di purificazione possono contenere percentuali più alte di residui sulfurei ed aromatici ma, comunque, rispettano le disposizioni legislative e pertanto sono sicure. Il mio consiglio è scegliere cosmetici di ultima generazione per avere la garanzia della presenza di paraffine di più alta qualità. I cosmetici contenenti oli minerali devono essere conformi alla normativa europea, così da avere la certezza che siano stati usati oli ultra-raffinati di grado farmaceutico.

Quando utilizzare i cosmetici contenenti paraffina

Non è sempre un bene scegliere cosmetici contenenti paraffina come non deve essere evitata ad ogni costo. Mani costantemente a contatto con acqua e detersivi o esposte al freddo hanno bisogno di creme a base di paraffina e vaselina. A tal proposito avrai sicuramente sentito parlare degli impacchi di paraffina per mani e piedi secchi. Il sederino dei neonati, facilmente irritabile per via del pannolino, ha bisogno della paraffina per essere protetto. Gambe o talloni secchi hanno anch’essi bisogno, all’occorrenza, di oli e cere minerali per apparire lisci ed attraenti. Un nuovo tatuaggio sarà efficacemente protetto da una crema-barriera contenente paraffina.

paraffina nei cosmetici_pasta protettiva
la pasta protettiva usata per proteggere il sederino dei neonati (una delle migliori sul mercato) è a base di Paraffinum Liquidum e Petrolatum

Se la paraffina avrà un elevato grado di purezza non provocherà allergia, irritazione o sensibilizzazione (neppure ai bambini), piuttosto proteggerà la pelle da tutte quelle condizioni che ne alterano la struttura e la danneggiano. E’ molto utile e deve essere scelta ed usata se si cerca un cosmetico che crei una barriera tra la cute e l’ambiente esterno.

Quando NON utilizzare i cosmetici contenenti paraffina

Non è, invece, un ingrediente gradito nelle creme viso notte. La pelle nelle ore notturne è molto reattiva e l’azione occlusiva delle paraffine non è adatta a questa tipologia di cosmetici. Labbra screpolate e continuamente secche che si spaccano, bruciano e si arrossano hanno bisogno di un balsamo labbra contenente ingredienti che creano un film sulle labbra: a questo scopo, però, sono da preferire i siliconi anziché gli oli e le cere minerali. Gran parte del balsamo (come il rossetto) finisce sempre con l’essere ingerito quindi meglio evitare la paraffina.

Cosmetici a base di paraffine non sono da scegliere neppure quando si vuole un prodotto che nutra intensamente la pelle. Come ho già detto la paraffina protegge la cute, contrasta la perdita di acqua ma non le dà i nutrienti di cui può essere carente. Può essere presente nelle creme viso giorno ma a patto che quest’ultime non siano prive di ingredienti funzionali e che la paraffina sia presente nel cosmetico a percentuali limitate. Per fare i massaggi ai neonati è da preferire un olio vegetale puro spremuto a freddo e privo di profumi, non la paraffina. Un buon olio vegetale ha un impatto nutrizionale migliore rispetto ai petrolati, oltre ad essere ricco di sostanze nobili. Infine, cosmetici per il viso con paraffine non sono adatti in caso di pelle impura.

Siliconi o paraffina?

A questo punto è chiaro che gli oli ed i burri vegetali sono nettamente migliori della paraffina (certamente più eudermici e dermocompatibili). Ma tra paraffina e siliconi??? Anche in questo caso la paraffina liquida non è un ingrediente cosmetico da preferire ai siliconi. I siliconi possiedono proprietà simili ma rispetto alle paraffine sono più eudermici e sono da privilegiare come eccipienti dei cosmetici. I siliconi sono più biocompatibili e, a differenza degli idrocarburi, non presentano il rischio di presentare impurità potenzialmente nocive. Soprattuto nei cosmetici per il viso, in particolare nel make-up, i siliconi (specialmente quelli volatili) sono da privilegiare: rendono la texture piacevole e non lasciano residui. A tal proposito ti invito a leggere l’articolo dedicato a loro dedicato, Siliconi nei cosmetici: reale pericolo o disinformazione?